Lo sport è molto più che una semplice competizione: è un potente strumento di inclusione, solidarietà e crescita personale.
Quando un progetto sportivo riesce a combinare queste qualità con il talento e la passione, il risultato è un’iniziativa capace di lasciare un segno nella vita di molti. Patavium, nata nella stagione 2020/2021, è uno di questi progetti. Grazie all’intuizione di Valerio, e al supporto dell’Unione Cadoneghe, è nata una squadra che ha dato una seconda possibilità a ragazzi che avevano abbandonato troppo presto il calcio.
Oggi parliamo con Giovanni Pozzuoli, Dirigente Accompagnatore della squadra, per approfondire il legame tra sport e solidarietà che caratterizza Patavium.
Giovanni, ci puoi raccontare com’è nata l’idea di Patavium e qual è stato il percorso che vi ha portato fin qui?
Patavium è nata nella stagione 2020/2021 grazie alla visione di Valerio, un vero sognatore. Lui ha visto del talento nei ragazzi che frequentavano i bar di Mejaniga, Bragni e Cadoneghe, un talento che meritava di essere riunito e valorizzato. L’Unione Cadoneghe ci ha dato il loro supporto, e così è partita questa avventura. L’idea era di offrire una seconda chance a quei ragazzi che, per vari motivi, avevano lasciato il calcio troppo presto. La nostra prima stagione è stata sperimentale, ma già allora abbiamo capito che avevamo tra le mani qualcosa di speciale.
Patavium non è solo una squadra di calcio, ma anche un progetto che unisce sport e solidarietà. Qual è il ruolo dell’Associazione Puzzle in questo?
L’Associazione Puzzle è una delle colonne portanti di Patavium. Abbiamo trovato in TM Tecnomercato, che opera attraverso Puzzle, un partner ideale per supportare il nostro cammino. Grazie a questa collaborazione, molti dei nostri ragazzi scendono in campo con la maglia Puzzle, che rappresenta molto più di un semplice simbolo sportivo. Indossare quella maglia significa portare avanti i valori della solidarietà e del volontariato, unendo le forze per fare la differenza, sia sul campo che nella vita di tutti i giorni.
Ci puoi parlare delle attività benefiche in cui è coinvolta la squadra e del ruolo che giocano i vostri tifosi, gli ULTRAS?
I nostri ragazzi, oltre a giocare a calcio, sono molto attivi nelle iniziative benefiche organizzate dall’Associazione Puzzle. Partecipano a eventi come “Blitz in Reparto” e ai banchetti per la raccolta fondi, dimostrando che il vero spirito di squadra va oltre il campo di gioco. Anche i nostri ULTRAS sono parte integrante di queste attività. Sono estremamente pacifici e molti di loro si sono uniti all’associazione, contribuendo alle varie iniziative. È bello vedere come il tifo per la squadra si traduca in un impegno concreto per la comunità.
Guardando al futuro, quali sono gli obiettivi di Patavium per questa stagione?
Quest’anno puntiamo in alto. Partiti dalla Terza Categoria nel 2021, ora, dopo quattro anni, l’obiettivo è chiaro: salire in Prima Categoria. Abbiamo una squadra forte e coesa, guidata dal nostro Presidente Nicola Candeo e dal Mister Roberto Miotto. Siamo pronti a lottare per raggiungere questo traguardo e siamo fiduciosi che, con il supporto dei nostri tifosi e la dedizione dei nostri giocatori, ce la faremo.
A proposito della squadra, ci puoi elencare i componenti della squadra che vi ha portato in Promozione?
Certamente! Ecco i nomi dei nostri ragazzi:
Patavium non è solo una squadra di calcio, ma un esempio di come il calcio possa fare la differenza nella vita delle persone, non solo attraverso la competizione, ma anche attraverso l’impegno sociale. Un grande in bocca al lupo ai ragazzi per questa stagione: il sogno della Prima Categoria è a portata di mano, e siamo certi che con il cuore e la passione che hanno sempre dimostrato, potranno raggiungerlo.
Forza Patavium!